I Grandi Classici
In questa sezione mi dedicherò ai Grandi Classici della Letteratura nazionale e internazionale. Non mi limiterò ad esprimere un giudizio sui romanzi ma cercherò di aiutarvi a capire meglio anche il contesto storico, le influenze che hanno condizionato gli autori nelle varie stesure e qualche approfondimento biografico. Sperando che questa piccola sezione possa aiutare chi vede la letteratura come lontana e noiosa, vi invito ad esplorare con me il mondo dei Grandi Classici e a lasciarvi ammaliare dalle trame e dagli intrighi.
Orgoglio e Pregiudizio
Il romanzo di punta di Jane Austen, pubblicato nel 1831, è anche quello che ha consacrato l'autrice, la cui produzione era già stata comunque piuttosto ricca.
Sarò di parte, perché questo è il mio romanzo preferito in assoluto per motivi diversi, legati all'amicizia, alla formazione del mio carattere e alle somiglianze con Elizabeth ma anche perché è uno di quei romanzi che non puoi far altro che amare.
Il suo incipit è uno dei più riusciti e famosi di tutta la storia della Letteratura inglese e io, personalmente, lo adoro:
«È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di una buona fortuna economica debba sentire l'esigenza di perdere moglie»
Racconta la storia della famiglia Bennet di Longbourn: Mr. e Mrs. Bennet hanno cinque figlie: Jane, Elizabeth, Mary, Kitty e Lydia.
La più grande preoccupazione di Mrs. Bennet, personaggio frivolo, è che le sue figlie facciano un buon matrimonio per riuscire a salvare la tenuta di Longbourn dove vivono. Infatti, non avendo figli maschi, alla morte di Mr. Bennet sarà il cugino ad ereditare tutti i possedimenti che non possono passare alle ragazze. Così, quando nella vicina tenuta di Netherfield arriva un nuovo vicino, il ricco e benestante Mr. Bingley, Mrs. Bennet non perde tempo: vuole a tutti i costi che una delle sue figlie lo sposi e si garantisca così un futuro dignitoso. In particolare, vorrebbe che fosse Jane, la sua primogenita, a godere di questo privilegio. Decide, assieme alle figlie, di prendere parte ad un ballo dato da Sir Lucas, un vicino di casa, dove sarà presente anche il nuovo arrivato.
Mr. Bingley è giunto in campagna assieme alle due sorelle e al gelido Mr. Darcy, un vecchio e caro amico, uno degli scapoli più ricchi del Derbyshire. Mentre l'interesse di Bingley nei confronti di Jane è evidente sin dall'inizio, Mr. Darcy non sembra apprezzare nessuna delle ragazze Bennet. Per questo e per il suo atteggiamento distaccato, il gentiluomo di Pemberley viene subito etichettato come altero e orgoglioso. Durante il ballo, mentre Bingley decanta le lodi di Jane, Darcy definisce Elizabeth "appena passabile", procurandosi la sua antipatia.
Dopo il primo ballo, Jane viene invitata dalla Miss Bingley a colazione a Netherfield e Mrs. Bennet, che non lascia mai niente al caso, decide di farla andare a piedi, nonostante il brutto tempo. Come previsto, Jane si prende un brutto raffreddore ed è costretta quindi a rimanere in casa dei Bingley. Nonostante Mrs. Bennet sia felice di questo, così la primogenita potrà approfondire la conoscenza con Mr. Bingley, Elizabeth teme che questo possa far mal giudicare sua sorella, così decide di andare ad assisterla. Durante la permanenza a Netherfield delle ragazze, Elizabeth e Darcy hanno modo di discutere animatamente su quali dovrebbero essere le qualità che una donna dovrebbe possedere e delle peculiarità dei rispettivi caratteri. Elizabeth tiene sempre testa a Mr. Darcy senza compiacerlo mai, come invece fanno tutte le altre donne della famiglia Bingley.
Quando Jane e Lizzie tornano a casa, a far visita ai Bennet arriva il terribile cugino che per legge erediterà la tenuta. Mr. Collins è un uomo di chiesa e spera, con quella visita, di trovare moglie tra una delle sue cugine. La sua intenzione è di sposare Jane ma Mrs. Bennet lo avvisa che probabilmente la sua primogenita a breve si fidanzerà con Bingley e quindi suggerisce di spostare la sua attenzione sulla seconda delle sue figlie, Lizzie. La ragazza però cerca di evitarlo in tutti i modi perché non ha alcuna intenzione di cedere alle sue lusinghe. Allo stesso tempo, arriva in città il reggimento e con esso anche l'affascinante Mr. Wickham, che racconta ad Elizabeth dei torti da lui subiti per colpa di Mr. Darcy. Il giovane ufficiale infatti dice di essere stato privato della parte di eredità che il padre di Darcy aveva riservato per lui, impedendogli così di poter perseguire la carriera ecclesiastica, come da suo desiderio. Tutto questo non fa che aumentare l'antipatia di Elizabeth nei confronti di Darcy e fa sì che il suo giudizio si inasprisca ancor di più.
Durante il ballo che Mr. Bingley dà a Netherfield sembra chiaro che il matrimonio fra lui e Jane sarà ufficializzato a breve ma durante tutto il ricevimento, la famiglia Bennet non fa che mettersi in ridicolo: Mary si impossessa del pianoforte pur non avendo alcuna dote canora, Mrs. Bennet continua a spettegolare su quanto sia fortunata la sua Jane ad aver accalappiato un marito così e Kitty e Lydia hanno un comportamento frivolo e sciocco, poco consono. Tutto questo mette profondamente in imbarazzo le due sorelle maggiori e fa aumentare i pregiudizi sulla rispettabilità della famiglia da parte dei Bingley e soprattutto di Darcy.
Pochi giorni dopo, arriva a Longbourn una lettera: improvvisamente i Bingley lasciano Netherfield senza alcuna proposta di matrimonio, lasciando così nello sconforto Jane e ovviamente gettando nella disperazione "i poveri nervi" della Signora Bennet. Letta la lettera, Elizabeth è certa che le due sorelle Bingley abbiano persuaso il fratello a trascorrere l'inverno a Londra per poter far placare l'attaccamento di quest'ultimo nei confronti di Bingley.
Nel frattempo, Mr. Collins trova il coraggio di chiedere la mano ad Elizabeth che però rifiuta di sposarlo, gettando nuovamente Mrs. Bennet nella disperazione.
«Ti sta davanti una triste alternativa, Elizabeth. Tua madre non vorrà più vederti se non sposerai Mr. Collins e se lo sposerai, non vorrà più vederti io!»
Sono le confortanti parole di Mr. Bennet che legittima così il rifiuto di sua figlia. Collins, deciso a non tornare a casa a mani vuote, decide di chiedere la mano di Charlotte Lucas, la cara amica delle ragazze Bennet, ormai ventisettenne e senza alcuna prospettiva, che coglie al volo l'occasione di garantirsi un futuro e una protezione, oltre a una casa tutta sua.
Dopo il matrimonio, Elizabeth fa un viaggio di piacere e va a trovare la sua amica Charlotte nella canonica di Collins a Rosings. Qui scopre che Mr. Darcy è il nipote della perfida Lady Catherine De Bourgh, benefattrice di Collins. Durante i giorni che la ragazza trascorre lì, ha modo di passare del tempo con Mr. Darcy che, non riuscendo più a reprimere i suoi sentimenti per Elizabeth, le chiede di sposarlo:
«Ho lottato invano, ma non vi è rimedio. Questi mesi trascorsi sono stati un tormento, sono venuto a Rosings con il solo scopo di vedervi. Dovevo vedervi. Ho lottato contro la mia volontà, le aspettative della mia famiglia, l'inferiorità delle vostre origini, il mio rango e patrimonio, tutte cose che voglio dimenticare e chiedervi di mettere fine alla mia agonia.»
«Non capisco...»
«Vi amo, con grande ardore»
Va da sé che Darcy sceglie tutte le parole più sbagliate per dichiararsi a Lizzie che infatti, piccata e infastidita rifiuta la sua proposta senza esitazioni. Sebbene anche lei senta qualcosa per Darcy, non è certo disposta a farsi insultare e, sebbene sia consapevole dei limiti della sua famiglia, non permetterebbe mai a nessuno di parlare di loro a quel modo. Inoltre, confessa anche a Darcy di sapere la sventura che ha colpito Mr. Wickham per colpa sua. Di fronte a quelle parole, Darcy non può che fare ammenda e prima che Elizabeth torni a casa le consegna una lettera in cui spiega che non vuole ribadire i suoi sentimenti che l'hanno tanto disgustata ma spiegarle la realtà dei fatti. Wickham non è quello che sembra: dopo la morte del padre di Darcy, Wickham ha compiuto una serie di misfatti ai danni della sorella di Darcy, Georgiana oltre ad un susseguirsi di comportamenti disdicevoli. La lettera è scritta in maniera così intensa e sincera che Elizabeth inizierà a cambiare opinione su Darcy.
Arriva l'estate e Elizabeth decide di andare a fare un giro di piacere con gli zii per il Derbyshire e durante il tragitto visiteranno anche Pemberley, sicuri che Darcy non sia in casa. L'errore però è presto svelato e il padrone di casa invita Elizabeth e gli zii a pranzo e a conoscere sua sorella Georgiana. L'atteggiamento di Darcy nei confronti di Elizabeth è notevolmente cambiato: è più affabile, gentile e piacevole e Lizzie passa volentieri del tempo con lui, presentandogli i suoi zii, i rispetabilissimi Signori Gardiner. Durante la sua vacanza, ha anche modo di incontrare Mr. Bingley e il suo interessamento per Jane le fa addirittura sperare che possa esserci un ripensamento e i due possano davvero riuscire a sposarsi. Tuttavia, durante la permanenza nel Derbyshire, proprio mentre è con Darcy, Lizzie riceve una lettera: Lydia è scappata di casa con Mr. Wickham e ora suo padre è dovuto andare a cercarla. Ovviamente nessuno della sua famiglia sa chi sia davvero Wickham e questo la fa precipitare nello sconforto: dopo questa notizia, Darcy non vorrà più saperne di lei e dei Bennet. Assieme agli zii torna subito a Longbourn dove lo zio poi raggiungerà Mr. Bennet alla ricerca di Lydia.
Quando Mr. Bennet torna a casa, una lettera dello zio annuncia di aver ritrovato Lydia e Wickham e di averli convinti a sposarsi. Mentre la notizia è presa con gran giubilo da Mrs. Bennet, Lizzie è contrariata. Solo quando Lydia passerà a Longbourn a salutare le sorelle e a mostrare l'anello, Elizabeth scoprirà che in realtà è stato Mr. Darcy a trovarli e a pagare profumatamente per il matrimonio e per i debiti di Wickham. Tutto questo lascia Elizabeth sconvolta e il suo cuore in gran tumulto.
Pochi giorni dopo, anche Bingley torna a Netherfield e chiede la mano di Jane, che accetta prontamente. Elizabeth viene colta all'improvviso da una visita di Lady Catherine de Borugh che la minaccia di non provare ad avere alcuna relazione con suo nipote Darcy perché promesso da sempre a sua figlia. La donna pretende che Elizabeth le dia la sua parola che non sposerà mai Darcy ma la ragazza non cede e non promette nulla.
Venuto a sapere di quanto accaduto tra Lizzie e sua zia e forte del rifiuto della promessa da parte di Lizzie, Darcy decide di rivelare nuovamente i suoi sentimenti ad Elizabeth che questa volta non può che confidare al ragazzo di amarlo e accettare quindi la sua proposta di matrimonio.
« Dovete sapere che è stato fatto tutto per voi. Siete troppo generosa per prendervi gioco di me. Sapere che avete parlato con mia zia ieri sera, mi ha fatto sperare di poter fare quanto prima non osavo. Se i vostri sentimenti sono gli stessi di Aprile, allora ditelo ora. Il mio affetto e i miei desideri sono immutati ma una vostra parola mi farà tacere per sempre. Se invece i vostri sentimenti fossero cambiati, devo dirvelo. Mi avete stregato anima e corpo e vi amo. Vi amo, vi amo e d'ora in poi non voglio più separarmi da voi»
Virginia Woolf fu una grande appassionata di Jane Austen, tanto che la definì “Una delle prime scrittrici a dedicare l’ intero suo lavoro all’ analisi dell’ universo femminile. L’ artista più perfetta tra le donne.”
Tanta fu la voglia di dedicarsi e concentrarsi sull'ambiente femminile che Jane non descrisse mai scene bellicose che comunque ha vissuto: con la Austen ci troviamo nel pieno delle guerre napoleoniche. Tuttavia, nonostante questo, Jane non era affatto distaccata dai fatti che la circondavano e il fatto che non li descrivesse non vuol dire che non li conoscesse: in tutti i suoi romanzi c'è la presenza dell'esercito, unico richiamo alla realtà che stava vivendo. Semplicemente, Jane Austen era interessata ad indagare i sentimenti e, a modo suo, a denunciare la condizione femminile nella sua epoca. In tutti i suoi romanzi, le sue eroine sono protagoniste che non hanno modo di provvedere a se stesse, alle quali per legge non è consentito di ereditare i possedimenti di famiglia semplicemente perché "nate del sesso sbagliato".
Chi dice che i romanzi della Austen non sono altro che dei romanzi rosa ante litteram, in realtà non si è sforzato di guardare oltre la semplice trama.
Orgoglio e Pregiudizio è un romanzo di formazione, in cui i personaggi cambiano e crescono all'interno di tutta la storia e arrivano ad avere una maggiore conoscenza di sé e dei propri sentimenti.
Questo è un romanzo senza tempo, che insegna l'amor proprio e che merita di essere letto e riletto perché inevitabilmente riesce a coinvolgere e a far identificare il lettore nei tanti personaggi che lo popolano.
E' consigliato a tutte le età: forma le adolescenti e fa sognare le più grandi, fa riflettere gli uomini su come ci si debba comportare e sul fatto che non tutte siamo disposte a gettarci ai loro piedi pur di essere salvate.






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